Ecospray ha tracciato un percorso per la decarbonizzazione del settore Marine attraverso l’utilizzo di tecnologie e approcci innovativi per raggiungere gli obiettivi IMO 2050 di zero emissioni di CO2.
Il Green Deal e il Fit for 55 stanno spingendo le scadenze del 2030 e del 2050 sempre più vicino.
Il tempo, la mancanza di chiarezza nelle normative e un panorama in continua evoluzione per nuovi combustibili e nuove tecnologie rendono la decarbonizzazione una priorità e un’opportunità cruciale per gli armatori.
Ecospray lavora alla decarbonizzazione seguendo diversi filoni:
Questa tecnologia, basata sull’assorbimento chimico della CO2 mediante una soluzione di ammine, è concepita per il CCS a bordo di applicazioni marine.
Ampiamente utilizzata per applicazioni terrestri, Ecospray ha adattato questa tecnologia al settore marittimo con l’obiettivo principale di ridurre le dimensioni e la complessità del sistema. Considerando il consumo di energia, un altro obiettivo specifico è l’ottimizzazione del processo, utilizzando l’energia termica disponibile a bordo.
La CO2 viene assorbita dalla soluzione amminica e, durante il processo, la soluzione amminica viene rigenerata rimuovendo la CO2 da essa. Una volta separata, la CO2 viene poi liquefatta e conservato in appositi serbatoi criogenici a bordo.
Un’altra soluzione è l’assorbimento della CO2 con latte di calce, una sospensione di idrossido di calcio in acqua con un contenuto solido che varia dal 10% al 30%. L’idrossido di calcio reagisce con la CO2 per formare carbonato di calcio, un materiale solido e poco solubile in acqua.
Particolarmente interessante in termini di Capex e Opex, questa tecnologia è adatta per navi portarinfuse, che richiedono lo stoccaggio a bordo del reagente chimico, ma hanno il vantaggio di non richiedere lo stoccaggio di CO2 a bordo.
La nuova generazione di celle a combustibile a carbonati fusi (Molten Carbonate Fuel Cells MCFC) combina la generazione di energia pulita ad alta efficienza e la cattura dell’anidride carbonica. Altri vantaggi di tali soluzioni sono l’inquinamento trascurabile e la bassa manutenzione in quanto nelle celle non ci sono parti mobili.
Questa tecnologia può essere integrata anche con altre soluzioni ambientali sviluppate da Ecospray come i sistemi DeSOx, i filtri antiparticolato e i catalizzatori ossidativi. Le celle a combustibile a carbonati fusi possono essere alimentate da metano (GNL, bio-GNL), idrogeno, ammoniaca, syngas e altri combustibili che forniscono idrogeno mediante reforming/ cracking esternamente o direttamente all’interno della cella.
CapLab è il laboratorio dedicato allo sviluppo di nuove tecnologie per favorire la decarbonizzazione e la transizione energetica, istituito congiuntamente da Ecospray e dall’Università di Genova.
La tecnologia in fase di R&D presso il CapLab permette, tramite le celle a combustibile e gli elettrolizzatori, di catturare la CO2 emessa da altri processi e, come effetto secondario, di produrre energia, promuovendo efficacemente la transizione a un futuro CO2 -free.
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