Presentato alle autorità il nuovo laboratorio dove si studiano le soluzioni di “carbon capture” con Molten Carbonate Fuel Cells (MCFCs).
Lo scorso 23 marzo è stato presentato al Comune di Genova, ai vertici della Regione Liguria e ad altri rappresentanti del mondo delle imprese, dell’ambiente marittimo e del territorio, nonché alla stampa locale e nazionale, il Caplab, l’ultimo traguardo di Ecospray a supporto della sostenibilità. Catturare CO₂ e trasformarla in energia pulita, produrre e utilizzare idrogeno non solo nel settore navale ma anche in quello terrestre, integrandolo con diverse fonti rinnovabili: sono questi i principali ambiti di ricerca di Caplab. Il laboratorio, già operativo, è frutto di un’importante sinergia tra Ecospray e il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale (DICCA) dell’Università degli Studi di Genova.
L’attenzione dedicata all’evento è stata notevole: hanno partecipato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci, dimostrando con i loro interventi, insieme alla presenza di tanti altri ospiti di alto profilo, un forte interesse e una particolare sensibilità alle tematiche della sostenibilità ambientale.
Quello di marzo è stato solo il primo di un ciclo di eventi che vedranno Caplab protagonista: il laboratorio sarà presentato anche al mondo dell’industria e a quello della ricerca nelle prossime settimane.
Durante l’evento Franco Porcellacchia, CEO di Ecospray, ha dato il via ai diversi interventi sottolineando il legame con la città di Genova, sia per la partecipazione societaria di Costa Crociere e l’appartenenza al gruppo Carnival, sia per la collaborazione con l’Università.
Anche Mario Marchese, Prorettore al dottorato di ricerca e ai rapporti con le imprese dell’Università di Genova è intervenuto portando i saluti del Rettore e di tutta la governance di ateneo ed ha evidenziato l’importanza di questa iniziativa nel rapporto tra Università, imprese e territorio.
L’Ing. Archetti, Presidente di Ecospray, e la Professoressa di Chimica fisica applicata Barbara Bosio hanno poi descritto e presentato più dettagliatamente e tecnicamente questo progetto di collaborazione a cui si stanno dedicando dal 2020, progetto nato per approfondire con esempi applicativi i vantaggi di questa tecnologia di cattura della CO2 sia sulle navi che nell’industria.
Una tecnologia che ha rilevanti benefici in termini energetici rispetto alle altre, ma che non è ancora del tutto matura e da ciò è nata appunto l’esigenza di pensare allo sviluppo di un laboratorio dedicato, dove poter ottimizzare la chimica e la geometria di queste celle per arrivare ad una maturità industriale più elevata.
In chiusura degli interventi, Giuseppe Carino, Vice President Guest Experience & Onboard Sales di Costa Crociere ha sottolineato quanto questo progetto con l’Università di Genova sia motivo di orgoglio, soprattutto considerando la partecipazione azionaria con Ecospray e l’impegno che Costa Crociere ha da sempre per la decarbonizzazione: l’ambizione di avere navi che operino a zero emissioni nette di gas serra entro il 2050 crea un forte legame con il Caplab.
Il laboratorio impiega una tecnologia con celle a combustibile a carbonati fusi (MCFC-Molten Carbonate Fuel Cells), che, permettendo la cattura della CO₂ e secondariamente, la produzione di energia pulita, può promuovere efficacemente la transizione da un presente basato sui combustibili fossili a un futuro CO₂-free. Un approccio considerato strategico nell’ambito della transizione energetica. I primi prototipi di fuel cells verranno prodotti nel CapLab nei prossimi mesi e i primi test a bordo di navi sono previsti nel 2024.
Non solo ricerca scientifica e tecnologica, ma anche sperimentazione, partecipazione congiunta a programmi di ricerca nazionali e internazionali, svolgimento di tesi e tirocini formativi, attivazione di assegni di ricerca, studi e attività didattiche: il Caplab sarà al centro di tutte queste attività.
Lo scorso 23 marzo è stato solo il punto di partenza, come ha dichiarato il presidente di Ecospray Maurizio Archetti, che si è detto particolarmente orgoglioso di poter presentare una struttura di eccellenza come il CapLab, un progetto chiave nelle strategie di sviluppo dell’azienda e ha precisato di aspettarsi presto grandi risultati in un ambito che di fatto, di concorrenza, ne ha ancora molto poca.