Negli ultimi anni Ecospray ha studiato un range di differenti soluzioni per la decarbonizzazione del settore marittimo, che ora sono pronte per essere introdotte sul mercato.
L’R&D è da sempre nel DNA di Ecospray. Gli EGCS e gli impianti di bio-LNG sono degli ottimi esempi di prodotti sviluppati da un’idea: dopo la loro ingegnerizzazione, sono stati testati e installati con successo a bordo delle navi o nei siti terrestri. Ora stiamo lavorando su diversi progetti di ricerca e sviluppo che contribuiranno alla grande sfida che devono affrontare sia il settore marittimo sia quello terrestre: ridurre le emissioni di CO₂ nel breve termine e aiutare il trasporto marittimo a diventare un’industria a zero emissioni di anidride carbonica nel lungo periodo.”
Ecospray sta capitalizzando il know-how e l’esperienza guadagnata grazie agli EGCS supportando gli armatori nel percorso verso la decarbonizzazione: stiamo mettendo la nostra esperienza al servizio dei mercati per i quali lavoriamo.
Ecospray ha tracciato un percorso verso la decarbonizzazione che va oltre il settore marittimo. Il nostro viaggio verso la creazione di energia pulita ci ha portato a raggiungere traguardi significativi: questi includono l’utilizzo di combustibili a zero emissioni di CO₂, come il bio-LNG – su cui stiamo lavorando dal 2018. Negli ultimi mesi è stata avviata la costruzione di diversi impianti, per la cattura e la liquefazione di CO₂, e stiamo aumentando il nostro impegno in questo settore con nuovi contratti.
Negli ultimi anni, Ecospray ha anche studiato una serie di soluzioni per sostenere la decarbonizzazione: infatti, lo sviluppo di varie tecnologie per la carbon capture è uno dei progetti in cui stiamo investendo di più, sia per il trasporto terrestre che per il settore marittimo, e saremo presto pronti a introdurli sul mercato.
Abbiamo iniziato a pensare a come supportare i nostri clienti nella sfida della decarbonizzazione. Abbiamo una storia di sviluppo di soluzioni che si basano sulle esigenze dei clienti e sugli investimenti in R&D. Concentrarsi sulla rimozione dell'anidride carbonica è stata un'evoluzione naturale, data la nostra esperienza nella rimozione degli inquinanti dai gas di scarico.
Maurizio Archetti, Presidente
Abbiamo studiato tre tecnologie di carbon capture in collaborazione con Università e Centri di Ricerca – le molten carbonate fuel cell con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale dell’Università di Genova, e la carbon capture con ammine e idrossido di calcio con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino. Le tre tecnologie di carbon capture sono ciascuna in una diversa fase di sviluppo e la loro idoneità varia a seconda dell’applicazione, della dimensione, del tipo di nave e del suo profilo operativo.
Carbon Capture con ammine
Ecospray sta sviluppando questa tecnologia di assorbimento della CO₂ tramite ammine per la CCS a bordo in applicazioni marine, basata su un approccio ben noto nel settore della produzione di CO₂. La nostra tecnologia di assorbimento chimico a base di ammine sarà la prima ad essere implementata con l’obiettivo principale di ridurre le dimensioni e la complessità del sistema. Un altro obiettivo chiave è l’ottimizzazione dei processi per ridurre il consumo energetico, utilizzando l’energia termica disponibile a bordo. Questa tecnologia è affidabile e sicura, grazie alla natura non pericolosa della sostanza chimica utilizzata. La CO₂ viene assorbita dalla soluzione amminica, che viene poi rigenerata durante il processo rimuovendo la CO₂. Una volta separata, la CO₂ viene liquefatta e conservata in appositi serbatoi criogenici a bordo.
Carbon Capture con idrossido di calcio
Un altro approccio che Ecospray sta studiando è l’assorbimento di CO₂ con latte di calce, una sospensione di idrossido di calcio in acqua con un contenuto solido che varia dal 10% al 30%. L’ossido di calcio reagisce con la CO₂ per formare carbonato di calcio, che è solo leggermente solubile in acqua, quindi forma un prodotto solido.
Questa tecnologia è particolarmente interessante in termini di Capex e Opex. Le navi portarinfuse sono l’obiettivo principale di questa soluzione, che richiede lo stoccaggio a bordo del reagente chimico, ma ha il vantaggio di non richiedere lo stoccaggio di CO₂.
Molten Carbonate Fuel Cells (MCFC)
La terza soluzione prevede una nuova generazione di fuel cell a carbonati fusi, che combinano, contemporaneamente, la generazione di energia pulita e la cattura della CO₂. Questa tecnologia è senza dubbio la più complessa, ma in grado di garantire un Opex molto basso con una maggiore capacità di riduzione della CO₂ derivante anche dal risparmio di carburante.
Questa tecnologia può essere integrata anche con altre soluzioni Ecospray come i sistemi DeSOx, i filtri antiparticolato e i catalizzatori ossidativi. Le MCFC possono essere alimentate da metano (GNL, bio-GNL), idrogeno, ammoniaca, syngas e altri combustibili, con reforming/cracking esterno o direttamente all’interno della cella.
“Stiamo lavorando per approntare i progetti pilota per le due tecnologie di cattura della CO₂ tramite assorbimento chimico, che sono già in fase di test nei nostri laboratori. Dovremmo avere il primo prototipo in scala reale delle nostre fuel cell a carbonati fusi (MCFC) pronto entro la fine del 2022, con test a bordo durante il 2023. Idealmente la prima installazione a bordo dovrà essere su una nave LNG.”
Alberto Di Cecio, Direttore Generale, è soddisfatto di dire che
Il nostro portafoglio tecnologico è aumentato significativamente negli ultimi tre anni, con la “decarbonizzazione” e la “riduzione delle emissioni di gas serra” quali principali driver.
Abbiamo adottato un approccio olistico, cercando di affrontare gli argomenti complessi da diverse angolazioni.
Ora, grazie a significativi investimenti e rilevanti partnership nei progetti di R&D, siamo in grado di proporre le seguenti tecnologie:
- WESP (Wet electrostatic precipitator): in grado di rimuovere fino al 99% del particolato, l’umidità, le specie condensabili dai gas di scarico, a valle di un DeSOx EGCS, questa tecnologia è un vero e proprio “carbon capture enabler“, garantendo livelli estremamente bassi di inquinanti ed eliminando le emissioni visibili al camino;
- DeNOx: la nostra nuova gamma di catalizzatori consente prestazioni elevate, design compatto e robustezza allo stesso tempo;
- Riduzione dello slip di metano: sarà possibile rimuovere fino al 90% dello slip di metano dai motori alimentati a GNL dal Q1-2023 grazie alla nostra nuova soluzione catalitica, con benefici significativi sulle emissioni di gas serra e molto probabilmente sul CII (Carbon Intensity Indicator);
- Bio-LNG: i nostri sistemi per l’upgrading del biogas e la liquefazione del biometano si sono rivelati un prodotto di successo dal Q3-2021, con un crescente interesse da parte dei clienti nel 2022. Attualmente stiamo lavorando su 3 progetti per il mercato tedesco (produzione combinata di 15 ton/g, tutti dotati del sistema opzionale di separazione e liquefazione CO2) e a 3 progetti per il mercato italiano (produzione combinata di 21 ton/g). I nostri prossimi obiettivi riguardano proprio il consolidamento della nostra posizione nel mercato europeo e approcciare il mercato americano entro la fine del 2022.