Un percorso sostenibile verso la decarbonizzazione

Negli ultimi anni Ecospray ha studiato un range di differenti soluzioni per la decarbonizzazione del settore marittimo, che ora sono pronte per essere introdotte sul mercato.

Franco Porcellacchia – Chief Executive Officer

L’R&D è da sempre nel DNA di Ecospray. Gli EGCS  e gli impianti di bio-LNG sono degli ottimi esempi di prodotti sviluppati da un’idea: dopo la loro ingegnerizzazione, sono stati testati e installati con successo a bordo delle navi o nei siti terrestri. Ora stiamo lavorando su diversi progetti di ricerca e sviluppo che contribuiranno alla grande sfida che devono affrontare sia il settore marittimo sia quello terrestre: ridurre le emissioni di CO₂ nel breve termine e aiutare il trasporto marittimo a diventare un’industria a zero emissioni di anidride carbonica nel lungo periodo.”

Ecospray sta capitalizzando il know-how e l’esperienza guadagnata grazie agli EGCS supportando gli armatori nel percorso verso la decarbonizzazione: stiamo mettendo la nostra esperienza al servizio dei mercati per i quali lavoriamo.
Ecospray ha tracciato un percorso verso la decarbonizzazione che va oltre il settore marittimo. Il nostro viaggio verso la creazione di energia pulita ci ha portato a raggiungere traguardi significativi: questi includono l’utilizzo di combustibili a zero emissioni di CO₂, come il bio-LNG – su cui stiamo lavorando dal 2018. Negli ultimi mesi è stata avviata la costruzione di diversi impianti, per la cattura e la liquefazione di CO₂, e stiamo aumentando il nostro impegno in questo settore con nuovi contratti.
Negli ultimi anni, Ecospray ha anche studiato una serie di soluzioni per sostenere la decarbonizzazione: infatti, lo sviluppo di varie tecnologie per la carbon capture è uno dei progetti in cui stiamo investendo di più, sia per il trasporto terrestre che per il settore marittimo, e saremo presto pronti a introdurli sul mercato.

Abbiamo iniziato a pensare a come supportare i nostri clienti nella sfida della decarbonizzazione. Abbiamo una storia di sviluppo di soluzioni che si basano sulle esigenze dei clienti e sugli investimenti in R&D. Concentrarsi sulla rimozione dell'anidride carbonica è stata un'evoluzione naturale, data la nostra esperienza nella rimozione degli inquinanti dai gas di scarico.

Abbiamo studiato tre tecnologie di carbon capture in collaborazione con Università e Centri di Ricerca – le molten carbonate fuel cell con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale dell’Università di Genova, e la carbon capture con ammine e idrossido di calcio con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino. Le tre tecnologie di carbon capture sono ciascuna in una diversa fase di sviluppo e la loro idoneità varia a seconda dell’applicazione, della dimensione, del tipo di nave e del suo profilo operativo.

Maurizio Archetti – President

Carbon Capture con ammine
Ecospray sta sviluppando questa tecnologia di assorbimento della CO₂ tramite ammine per la CCS a bordo in applicazioni marine, basata su un approccio ben noto nel settore della produzione di CO₂. La nostra tecnologia di assorbimento chimico a base di ammine sarà la prima ad essere implementata con l’obiettivo principale di ridurre le dimensioni e la complessità del sistema. Un altro obiettivo chiave è l’ottimizzazione dei processi per ridurre il consumo energetico, utilizzando l’energia termica disponibile a bordo. Questa tecnologia è affidabile e sicura, grazie alla natura non pericolosa della sostanza chimica utilizzata. La CO₂ viene assorbita dalla soluzione amminica, che viene poi rigenerata durante il processo rimuovendo la CO₂. Una volta separata, la CO₂ viene liquefatta e conservata in appositi serbatoi criogenici a bordo.

Carbon Capture con idrossido di calcio
Un altro approccio che Ecospray sta studiando è l’assorbimento di CO₂ con latte di calce, una sospensione di idrossido di calcio in acqua con un contenuto solido che varia dal 10% al 30%. L’ossido di calcio reagisce con la  CO₂ per formare carbonato di calcio, che è solo leggermente solubile in acqua, quindi forma un prodotto solido.
Questa tecnologia è particolarmente interessante in termini di Capex e Opex. Le navi portarinfuse sono l’obiettivo principale di questa soluzione, che richiede lo stoccaggio a bordo del reagente chimico, ma ha il vantaggio di non richiedere lo stoccaggio di CO₂.

Molten Carbonate Fuel Cells (MCFC)
La terza soluzione prevede una nuova generazione di fuel cell a carbonati fusi, che combinano, contemporaneamente, la generazione di energia pulita e la cattura della CO₂. Questa tecnologia è senza dubbio la più complessa, ma in grado di garantire un Opex molto basso con una maggiore capacità di riduzione della CO₂ derivante anche dal risparmio di carburante.

Questa tecnologia può essere integrata anche con altre soluzioni Ecospray come i sistemi DeSOx, i filtri antiparticolato e i catalizzatori ossidativi. Le MCFC possono essere alimentate da metano (GNL, bio-GNL), idrogeno, ammoniaca, syngas e altri combustibili, con reforming/cracking esterno o direttamente all’interno della cella.

Alberto Di Cecio - General Manager

Stiamo lavorando per approntare i progetti pilota per le due tecnologie di cattura della CO₂ tramite assorbimento chimico, che sono già in fase di test nei nostri laboratori. Dovremmo avere il primo prototipo in scala reale delle nostre fuel cell a carbonati fusi (MCFC) pronto entro la fine del 2022, con test a bordo durante il 2023. Idealmente la prima installazione a bordo dovrà essere su una nave LNG.”

Alberto Di Cecio, Direttore Generale, è soddisfatto di dire che

Il nostro portafoglio tecnologico è aumentato significativamente negli ultimi tre anni, con la “decarbonizzazione” e la “riduzione delle emissioni di gas serra” quali principali driver.
Abbiamo adottato un approccio olistico, cercando di affrontare gli argomenti complessi da diverse angolazioni.

Ora, grazie a significativi investimenti e rilevanti partnership nei progetti di R&D, siamo in grado di proporre le seguenti tecnologie:

  • WESP (Wet electrostatic precipitator): in grado di rimuovere fino al 99% del particolato, l’umidità, le specie condensabili dai gas di scarico, a valle di un DeSOx EGCS, questa tecnologia è un vero e proprio “carbon capture enabler“, garantendo livelli estremamente bassi di inquinanti ed eliminando le emissioni visibili al camino;
  • DeNOx: la nostra nuova gamma di catalizzatori consente prestazioni elevate, design compatto e robustezza allo stesso tempo;
  • Riduzione dello slip di metano: sarà possibile rimuovere fino al 90% dello slip di metano dai motori alimentati a GNL dal Q1-2023 grazie alla nostra nuova soluzione catalitica, con benefici significativi sulle emissioni di gas serra e molto probabilmente sul CII (Carbon Intensity Indicator);
  • Bio-LNG: i nostri sistemi per l’upgrading del biogas e la liquefazione del biometano si sono rivelati un prodotto di successo dal Q3-2021, con un crescente interesse da parte dei clienti nel 2022. Attualmente stiamo lavorando su 3 progetti per il mercato tedesco (produzione combinata di 15 ton/g, tutti dotati del sistema opzionale di separazione e liquefazione CO2) e a 3 progetti per il mercato italiano (produzione combinata di 21 ton/g). I nostri prossimi obiettivi riguardano proprio il consolidamento della nostra posizione nel mercato europeo e approcciare il mercato americano entro la fine del 2022.
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